All’interno di una tenuta di 320 ettari di natura incontaminata, il ristorante che parla di una cucina di tradizione impreziosita da guizzi dal sapore asiatico.
Si lascia la strada principale e si comincia a salire, in un lento abbandono della civiltà umana, sempre più dentro un ecosistema silenzioso e ideale per cinghiali e caprioli, fagiani e beccacce, cervi e pernici. Colline, boschi, rocce, ruscelli e poi, in lontananza, ad aspettare placido, il piccolo Borgo Santa Cecilia. Una manciata di chilometri da Gubbio, integrato nel paesaggio, in un silenzio umano armonizzato dal canto degli uccelli e dai rumori della natura.